III° Itinerario

"..la gran luce mediterranea/s'è fusa in pietra di cenere.." (da "Genova", di Dino Campana)

Galleria Mazzini

La strada coperta pedonale sovrastata da una struttura di vetro e metallo ed ornata da grandi lampadari in ferro battuto nacque nel XIX secolo come "Salotto della città", animato da negozi e locali pubblici, parallelo alla prestigiosa Via Roma e in prossimità del Teatro dell'Opera. Soltanto di notte ,e comunque non sempre ,un incognito transita silenzioso per la galleria fino a Piazza Corvetto dove infine, confondendosi con una panchina nell'ombra delle magnolie, sorprendentemente svanisce....

Largo San Giuseppe

I rilevanti interventi dell'urbanizzazione ottocentesca hanno trasformato profondamente l'area compresa tra Piazza Fontane Marose e le attuali Piazza Dante De Ferrari e Piccapietra. ll'apertura di Via Roma (1872) corrisposero infatti demolizioni di palazzi, chiese, monasteri; sicché della Chiesa con annesso Conservatorio delle "Figlie di Sn Giuseppe" resta il ricordo nella denominazione del "Largo" vicino a Galleria Mazzini. Da qui saliva la "creusa du Diau" verso il Bosco del Diavolo, profondo di ombre e di memorie di antichi riti pagani....

Spianata Acquasola

Il parco dell'Acquasola progettato nel 1821 dall'architetto Carlo Barabino occupava un'area assai più vasta dell'attuale, estendendosi dal bastioni della cinta muraria cinquecentesca e dal luogo usato nel XVII secolo per i "mucchi" (sepoltura dei tanti morti appestati) per tutta l'attuale Piazza Corvetto fino alla collina della "Villetta Di Negro". La zona venne via via destinata alla funzioni più diverse: dalle esecuzioni di condanne capitali a gare di pallone, da luogo destinato a feste popolari a cornice verde di teatri all'aperto a luogo di passeggio .....Di fronte all'attuale parco svetta la torricella circolare di Villetta Serra costruita in stile eclettico (sede del Museo dell'Attore) nei pressi della quale una scaletta conduce alla Chiesa della SS.Annunziata di Portoria (originaria del 1488 e ricostruita dopo la metà del XVI secolo dopo l'ampliamento delle mura cittadine) dove sono conservate in un'urna trasparente le vestigia terrene di Santa Caterina Fieschi Adorno.

Energie positive ed energie negative si intreccerebbero nel luogo dove svettava il Bosco del Diavolo e si narra che, per i pagani, nelle cavità degli alberi si celassero gli spiriti dei defunti..

Via Carcassi

l'attuale Piazza Piccapietra è stata ricavata sull'area già occupata dalle mura del XII secolo che qui si aprivano nella Porta Aurea. A poca distanza si stende la spianata dell''Acquasola, raccordata al Colle di Carignano dal Ponte Monumentale (1892) che scavalca dall'alto Via XX Settembre e fa da quinta all'Abbazia di Santo Stefano.

L'acqua della fontana tuttora esistente è, nella credenza popolare, carica di energie negative..probabilmente per la vicinanza ad un luogo ch'era stato un improvvisato cimitero senza croci. In quanto alla Porta Aurea, è un vero peccato che non esista più dato che si diceva che la sua semplice esistenza fosse motivo di ricchezza.....

 

 

Villetta di Negro

Il Parco è una suggestiva oasi verde nel cuore della città ; la scenografica cascata si inserisce magnificamente nella gran cornice di alberi che crescono su quello che era il bastione di San Giovanni delle mura cinquecentesche e che il Marchese Gian Carlo Di Negro trasformò in una magnifica residenza, famosa per aver brillantemente ospitato letterati, artisti e personaggi diversi, italiani e stranieri, grazie al mecenatismo cultural /mondano del nobile proprietario. Al posto dell'edificio della Villa , distrutto da eventi bellici sorge, incastonato nel verde e affacciato sulla città, il Museo d'Arte Orientale Edoardo Chiossone le cui collezioni rappresentano un caso unico nel panorama mondiale del collezionismo occidentale d'arte giapponese comprendendo oggetti - armi, maschere teatrali, stampe, pitture, ceramiche - dai più antichi reperti del XI secolo alle produzioni artistiche del XIX secolo. Forse perché il Di Negro si interessava anche di esoterismo, fatto sta che certe notti, tra anfratti e laghetti e cespugli del Parco accadrebbero situazioni intriganti...tanto che le ninfe del luogo - ma guai a volerle scorgere - si bagnerebbero nelle acque e si muterebbero sorprendentemente in cigni leggiadri....

Via Luccoli

Dalla Piazza Fontane Marose ("del Fonte amoroso " perchè ritrovo abituale delle cortigiane obbligate a risiedere presso il colle di Montalbano, o del "Fonte Maroso"per via di una fontana particolarmente spumeggiante) - area oggetto di trasformazioni urbanistiche nel XVI in occasione dell'apertura della "Strada Nuova" di cui divenne "la piazza" ovvero lo spazio privilegiato di giostre tornei e allestimenti coreografici nobiliari - Via Luccoli scende dritta allungandosi dentro la città antica. Già appartenuta agli Spinola di Luccoli, la via animatissima era in epoca remota tutta un gran bosco (dal latino Lucus, bosco deriva Luccoli) che saliva fino all'attuale Acquasola e dintorni. A causa dell'antico bosco, luogo specialissimo per riti propiziatori si è diffusa e permane la fama di apparizioni meravigliose beneaguranti

Piazza Senarega/Loggia della Mercanzia

La Loggia detta anche "dei Banchieri" innalzata nel XVI secolo era stata compresa, per l'innovatività strutturale e l'ariosità dell'ambiente, tra le sette meraviglie della città. Il lato a monte della Loggia si affaccia su Piazza Senarega da dove è facile raggiungere l'area delle Vigne e da essa l'area della Maddalena, nel fitto del tessuto abitativo della città antica a ridosso dello slargo di Piazza Soziglia

Nei pressi si trova Vico dell'Amor Perfetto che, a sentire certe tradizioni, così perfetto non lo sarebbe sempre stato.....dato che a mezzogiorno in punto, a poterla scorgerla da una certa finestra affacciata su Piazza Senarega, un'eterea cortigiana si alzerebbe su verso il cielo portando sottobraccio ,con nonchalance, la testa spiccatale da un amante geloso ....

 

 

Vico Mele

In Vico delle Mele, nella zona già sede delle dimore dei nobili Grillo è di rilevante interesse il quattrocentesco Palazzo Serra (già di Brancaleone Grillo) che, per innovatività di architetture e invenzioni decorative era stato a lungo modello per i costruttori genovesi

Nobili dimore antiche... luoghi per incontri misteriosi, come quello di un tale con un'incantevole meretrice fantasma che avrebbe fatto perdere le tracce non solo di se stessa ma persino quelle, architettoniche, dello scenario di un incontro mercenario tra realtà e sogno.....

Piazza Banchi

Fino al XII secolo i cambiavalute "banchieri" avevano i loro banchi sotto le logge delle case medievali che circondavano la piazza dal 1100 sede del mercato del grano. Nel XVI secolo, dopo la ristrutturazione urbanistica della zona, i "banchieri" svolgevano il loro lavoro all'interno dell'ariosa Loggia della Mercanzia realizzata secondo il progetto di Galeazzo Alessi che divenne poi Borsa Valori, Borsa Merci e, oggi, restaurata dal Comune, è spazio culturale polivalente. L'antica Chiesa di san Pietro della Porta - prossima alle mura medievali - distrutta dal fuoco durante uno scontro tra Guelfi e Ghibellini venne ricostruita nel XVI secolo perché Genova voleva assolvere ad un voto dopo l'estinzione di una pestilenza: l'architettura dell'edificio è straordinariamente scenografica per la sopraelevazione dell'ingresso su una balconata affacciata sul pianterreno fitto di.... botteghe. Sacro e profano si incontrano per ragioni economiche: l'affitto delle botteghe avrebbe coperto i costi di costruzione della Chiesa più ampia della precedente innalzata sulle proprietà dei De Marini ai quali doveva essere corrisposto un indennizzo adeguato.

Sulla scalinata della Chiesa la mano di un sicario concluse a pugnalate la creatività musicale e la vita di Alessandro Stradella, ponendo fine al suo idillio - avversato dai famigliari della donzella - con una nobile Lomellini; ma pare che, sul far della sera, certe note struggenti aleggino, a tratti, nell'aria .....

Piazza Cavour

Sull'area del casone della Malapaga, prigione dei debitori insolventi, ch'era collegato al Molo Vecchio dalle Mura dette appunto della Malapaga (che han dato il titolo ad un famoso film) s'allarga Piazza Cavour e inizia il percorso pressoché rettilineo di Via del Molo verso il mare. Poiché la punta del Molo era il luogo delle esecuzioni capitali e la via era il percorso finale dei condannati, non poteva mancare la "casa del Boia" che peraltro è ancora visibile.

Secondo la tradizione la testa di un certo Boia se ne starebbe murata dentro una nicchia all'angolo di un palazzo....e secondo altri echeggerebbero ancora talvolta , di notte, i lamenti dei condannati...

 

 

Porta Siberia

Imponente esempio di architettura militare la porta eretta, su progetto di Galeazzo Alessi, a metà del XVI secolo sul lato a mare delle mura quattrocentesche si affaccia, scenograficamente monumentale, davanti all'insenatura del Mandraccio presso il Molo Vecchio nel Porto Antico

Si tramandano voci secondo le quali il misterioso carro delle anime erranti sorgerebbe dal mare per cominciare, proprio da Porta Siberia, il suo itinerario fantastico per la città antica.....