Iniziativa
organizzata dal Comune di Genova con la collaborazione organizzativa e
volontaria delle associazioni e degli artisti coinvolti
La Notte di
San Giovanni
Falò
e Ghost Tour 2019
Domenica 23 Giugno 2019
Piazza Matteotti
Ore 20,30 partenza Ghost
Tour
Ore 22,00
The Wall – Concerto in omaggio ai Pink Floyd con
Light Show
Ore 24,00 Accensione del Falò di San
Giovanni
Seguirà Intrattenimento musicale con Filippo Gambetta E Sergio Caputo.
Partecipazione
Gratuita non occorre prenotare
Descrizione del Ghost Tour e modalità di
partecipazione
Ideazione
e Coordinamento artistico Circolo Culturale Fondazione Amon
Un intrigante e misterioso viaggio alla scoperta di
vecchie e nuove leggende tra i tesori del Centro Antico di Genova.
Alle
ore 20,30 in Piazza Matteotti a Genova verranno
distribuite gratuitamente fino ad esaurimento le Cartine che serviranno
per trovare le piazza ove si svolgeranno le performance fantasmatiche.
La partecipazione al Ghost Tour potrà essere
svolta in forma, individuale o collettiva
Grazie all'utilizzo di una cartina, il visitatore potrà orientarsi nel
groviglio dei carruggi genovesi trovare 13 piazze e
assistere alle simpatiche performance svolte in chiave:
storica, teatrale, musicale e di danza.
Inoltre sono previsti anche un certo numero di
accompagnatori per coloro che non vorranno fare il percorso da soli.
Le performance verranno ripetute dalle ore 21.00 alle ore 23,30.
Il Ghost Tour terminerà improrogabilmente alle ore 23,30
per permettere a tutti di raggiungere Piazza Matteotti dove alle ore 24,00
verrà acceso il Falò di San Giovanni
Durante lo
svolgimento del Ghost Tour, percorrendo i carruggi,
si potranno incontrare:
Federico Barbarossa e il Guardiano della soglia - Porta
Soprana (angolo Via del Colle)
Edificata attorno al 1155
per prevenire un’invasione da parte dell’imperatore Federico I, detto il
Barbarossa, Porta Soprana è stata uno dei principali varchi della città. La
leggenda ci racconta che fu imprigionato sulla sua soglia, da un potente
alchimista, lo spirito di un tremendo guerriero, che ebbe sacrificata
la vita.
Associazione Culturale D & E Animation
si ringrazia Cafè Barbarossa
Fuochi Santi e Porcelli - Piazza del
Ninfeo (accesso suggerito in cima Salita Fava Greca)
Il
solstizio d'estate segna il punto più saliente del
cammino del sole; da questa data in poi
i giorni si accorciano. Il fuoco dunque "sigilla" e conserva fin
dall’antichità la speranza degli uomini, che il sole continui
a sorgere.
A
questa festa di matrice pagana, si è sovrapposta poi
quella di San Giovanni il Battista che, sta scritto, nacque attorno al
solstizio d'estate. Ma vi è anche un altro Santo, che si dice sia stato
invocato affinché il sole e il fuoco continuasse a
scaldare il focolare degli uomini: Sant’Antonio Abate.
Compagnia Shams
diretta da Enrica Ricciardi
La voce di Paganini - Giardini Baltimora
(Trogoli del Barabino)
Una
triste ma incantata melodia è quella che si può udire nei pressi di codesto
luogo. E’ l’eco della musica del celebre violinista Paganini che in zona aveva
dimora. Dal 1970 le struggenti note si sono fatte più intense a testimoniare il
disappunto verso una città che non ha saputo
conservagli la casa natale. La costruzione scomparve nel 1970 quando fu
demolito il già citato quartiere con la strada ove
sorgeva, Passo gatta Mora
Ivaldo Castellani con Eliano Calamaro, Coreografie a cura Gruppo Tribal Delight
La Legenda del Ponte di Zan - Campo Pisano
Nel
pressi del castello della Pietra vi è il Ponte di Zan,
che la leggenda dice, essere stato costruito dal diavolo in una sola notte in
cambio, della prima anima che lo avrebbe oltrepassato a lavori ultimati.
Gruppi Storici Corte Fieschi, Doria,
Balestrieri San Giorgio, Fieschi di Roccatagliata
Il Mistero della Dama Bianca - Piazza Sarzano (davanti Aula Magna Architettura
Si
racconta che nell’ex chiesa di San Salvatore (costruzione del 1190), ora
facente parte del complesso universitario, vi sia nascosto un immenso tesoro,
un bottino di guerra nascosto dai soldati tedeschi prima di lasciare la città
nell’aprile 1945. Si dice anche che lo spirito di una magnifica Dama Bianca ne
sia la custode e che ella, conceda solo ai meritevoli
il privilegio di poterlo trovare.
Compagnia Scena Difforme
El leon de
San Marco - Piazza Gustiniani
Una figura furtiva si aggira per le strade della città vecchia … cosa
succederà se avrà la ventura di imbattersi nei nobili membri della famiglia
Giustiniani, che ebbero un ruolo di rilievo nella famosa guerra di Chioggia
alla fine del sec. XIV? E quale misteriosa storia si
cela dietro il rilievo tuttora esposto nella facciata del palazzo di famiglia,
raffigurante il Leone di San Marco? I protagonisti stessi della vicenda lo
racconteranno ai passanti in piazza Giustiniani …
Associazione Culturale Ianua Temporis, si ringrazia Spazio Giustiniani
Musica, canzoni, balli e colori della
vecchia Genova - Piazza Scuole Pie
Costumi,
canzoni, balli e musica ci riportano a un tempo passato quando i pescatori e le loro dame
festeggiavano cantando fra le crose della Vecchia Genova. Un bicchiere di vino e tanta allegri, quando
non accadevano tragedie, che magari poi magari avevano un lieto fine.
Nuovo Gruppo Folcloristico
Città di Genova, si ringrazia Oltreconfine Cafè
Monete Bollenti - Piazza dei Garibaldi
Nel 1590 due anziane
streghe sfuggono alle persecuzioni del ponente ligure e trovano scampo nei
vicoli di Genova, dove la loro rivalità prenderà vita con colpi e contro colpi di magie e incantesimi. Alla fine però si riveleranno
più complici che rivali.
Graziella
Martinoli, Bianca Podestà, Maria Teresa Carratù,
Rossana Malandrino CIV
Casana
Una Contesa a Palazzo - Cortile Palazzo
Tursi, Via Garibaldi 9
Due
dame dell’alta nobiltà genovese, tale Brigida Grimaldi e Teresa Sauli, si
sfidano a un duello all’ultimo sangue, fortunatamente interrotto dall’arrivo
del Doge.
Motivo
di tale contesa? Aggraziarsi la simpatia di un aitante cicisbeo.
Gruppi Storici Sextum e Sestrese
Alessandro Stradella e la sua triste storia – Chiesa di San Pietro
Piazza Banchi
In Piazza Banchi,
fulcro delle attività commerciali cittadine, il cui nome deriva dai banchi dei cambiavalute molte furono le tragedie accadute. Il 28
febbraio 1682 il celebre musicista Alessandro Stradella
perse la vita per mano di due sicari armati dalla famiglia Lomellini, che poco
gradivano la tresca dell’artista con una donzella del loro casato. Morì
velocemente con un colpo di “misericordia”, un pugnale che non lascia scampo
alcuno. Ma sarà questa la verità?
Francesco Pittaluga
con Paolo Zebolino – si ringrazia il Centro Banchi
La legenda della misteriosa Dama Nera -
Piazza Santa Maria in Passione
Si racconta che in questa zona,
di notte, è possibile scorgere la sagoma di una donna ammantata da un velo
nero, che vaga tenendo stretto al petto tra le sue braccia un fagotto, forse il
frutto del suo peccato d’adulterio. Chi l’ha incontrata afferma che nonostante
non proferisca parola sembra che cerchi disperatamente aiuto. Si dice sia
l’anima inquieta di una religiosa che cerca, inutilmente, di salvaguardare un
bimbo, che forse non ha mai visto la luce.
Lucia Vita con Orientaldace
di Mahalia del Centro Studi Mojud
L’Abate Maggiolo,
l’Ossesso di Murta - Piazza San Matteo
Correva
l’anno 1778 e a tal Abate Bartolomeo Maggiolo
sacerdote del clero secolare, accadde qualcosa di veramente sconvolgente. Il
prelato cominciò a esprimersi in una lingua della quale non si capiva
l’espressione idiomatica. I più dotti tra gli ecclesiastici decretarono
l’oscura sentenza: l’abate era posseduto dal Demonio
Gruppi Storici Gatteschi
e Viandanti, si ringrazia
CIV Casana
C’era Una Volta
Una Certa Genova - Piazza Renato Negri
La
Cheuilla, via Madre di Dio, la casa di Paganini… un paese nella città, che fu cancellato alla fine
degli anni 60, del secolo scorso. Un breve quadretto di come si viveva da
quelle parti prima della deportazione nei nuovi quartieri alle spalle di
Genova. Una scenetta dolce e amara, che ricorda un piccolo mondo perso per
sempre.
Tratto da “Avanti c’è pesto” di Ivaldo Castellani
Compagnia Stabile del teatro R. e G. Govi con: Claudio De Martino, Monica Mantani, Elsa Salvarezza, Santina Spanò, Danilo Vialardi
Con la
partecipazione dei Gruppi
Storici: Voltri, Praese, Pro Loco Centro Storico
Conducono il Ghost
Tour: Alessandro Ravera,
Paola Pettinotti, Roberta Mazzucco, Enrica Sebastiani, Rosanna Villa, Rossella Traverso, Otello
Parodi, Rita Paglia, Claudio Pittaluga, Matteo
Marino, Marco Alex Pepè.
Il
pubblico potrà chiedere informazioni fino alle ore 12,00 del 23 giugno
scrivendo un Email all'indirizzo fondazioneamon@live.it
Storia della Festa di san
Giovanni a Genova:
Descrizione:
La Storia: Tra la fine dell’XI e l’inizio del XII sec. si verificano a Genova
due eventi di eclatante rilevanza: i Genovesi partecipano trionfalmente alla
prima Crociata e si consolida il ruolo della “ Compagna Communis”,da
cui prenderà forza e slancio l’affermazione di Genova come Comune. Genovesi,
Baresi e Veneziani già da tempo erano alla ricerca
delle reliquie di San Nicola da Myra; al ritorno
dalla prima crociata e sotto la guida di Guglielmo Embriaco
i Genovesi sbarcarono in quei luoghi, ma scoprirono di essere stati preceduti
dai Baresi. Addirittura nel timore di un raggiro dei monaci finrorno
per scavare comunque sotto l’Altare Maggiore e così rinvenirono le ceneri di San Giovanni Battista.L’arrivo delle Ceneri a Genova su tre vascelli nel
1098 fu davvero un avvenimento memorabile per la
città.
La devozione al Santo cominciò a farsi sempre più fervente e a riflettersi in
varie forme: numerose cappelle pubbliche e private, oltre alla realizzazione di
varie edicole sacre dedicate appunto, al Battista vennero
erette progressivamente.
Alla fine del Duecento venne istituita la
Confraternita intitolata a San Giovanni, con il compito di accompagnare le
reliquie al Molo in caso di tempesta in mare; nel 1327
la Repubblica proclamò il Santo “Patrono di Genova”, affiancandolo a San
Giorgio e decretando una processione da tenersi ogni anno. Si ha notizia, già
prima dell’XI secolo, di come sulle piazze principali
di Genova e nei paesi di tutta la Liguria si accendessero enormi falò attorno
ai quali si radunava la gente in festa: erano, queste, tradizioni di origine
precristiana, infatti i pagani celebravano il 24
Giugno la festa di Fors Fortuna e quei
fuochi accesi nella notte tra il 23 ed il 24 giugno erano finalizzati ad
allontanare gli spiriti maligni e le streghe che si credeva uscissero dai
loro antri per danneggiare i raccolti e uccidere bestiame e uomini. La Chiesa
continuò a condannare più volte tali rituali ma, vista l’impossibilità di
cancellarli, operò per trasformare i falò profani di tradizione pagana in
fuochi sacri peraltro rievocativi dell’elogio di Cristo per il Battista: “Egli
era lume ardente e illuminante” (Giovanni, V, 35).
Una “grida” del 1570 arrivò, di conseguenza, ad
invitare i cittadini di Genova a festeggiare San Giovanni “con quella letizia
con cui lo celebrarono i nostri antichi da tempo immemorabile”.
I fuochi diventarono pertanto motivo di festa e di convivio: ovunque vi fosse
uno spazio- piazza Sarzano, Santa Maria di Castello,
Principe, San Teodoro, e in tutte le alture- si innalzavano
fiamme bruciando legna da ardere e roba vecchia, si ballava la “moresca” e si
cocevano cipolle e lumache. Dove non si potevano accendere falò, si appendevano
lanternine di carta colorata con dentro lumini e si scoppiavano mortaretti,
girandole, razzetti in un tripudio di luci e colori.
Ancora oggi l’antica tradizione prosegue e la notte fra il 23 e il 24 giugno- dunque la notte della vigilia della festa
di San Giovanni - la città si anima con giochi di strada, falò in piazza,
e fuochi sul mare.