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Questa lama, tra le più sofferte dei Tarocchi, ci riconduce al cammino dell'iniziato (il Bagatto) che qui, ha raggiunto una Fase mistica. Rinuncia alla valorizzazione di sé per accedere ad un cambiamento significativo se non addirittura vero mutamento interiore. E' rappresentato da un uomo appeso a un giogo per la caviglia destra, una gamba incrociata sotto l'altra e le mani legate dietro la schiena. I suoi occhi sono socchiusi in una rassegnata dignità'. Il giallo predominante nella sua figura, denota, anche in una situazione così dolorosa, una vitalità prorompente rifiutata però con grande fierezza. La sua gamba sinistra è ripiegata dietro la destra formando un triangolo alchemico e tale posizione può ricordare quella dei primi cristiani flagellati dalle torture o il dannato sospeso nel fuoco, raffigurato sulIe tavole di alcuni pittori dell'800. La passività del suo viso però., fa dedurre che non prova terrore, ma è cosciente del suo stato. Questa carta. evoca pertanto il sacrificio e l'impotenza (sottolineate dalle mani legate) e., tradotta in chiave psicologica, rappresenta l'introspezione e l'autoanalisi. Ma chi è veramente l'impiccato? Un perseguitato o la sua estromissione è votiva? Chi e perché l'ha ridotto all'impotenza? Sono stati i suoi simili che gli hanno posto tali vincoli o egli stesso si è reso prigioniero della sua vita con una totale rinuncia all'ego? |